E' stato un lungo lavoro in cui ho messo realmente l'anima, il cuore e la testa......non avete idea di quanto abbia sofferto per arrivare a scrivere il mio racconto dedicato al brano "scusami se".
Ricordo che il libro ha la prefazione del presidente della regione puglia Nichi Vendola, ed è scritto oltre che dalle mie mani anche da immensi amici e autori che non smetterò mai di ringraziare : Vauro, Nicolai Lilin, il Trio Medusa,Elena Di Cioccio, Paolo Grugni, Angelo Pannofino, Elisa Mauro, Mimmo de Musso, Florindo Fago, Franco Zanetti, Alessandra Carnevali, Domenico Cocozza.
Di seguito copio la mia prefazione che spiega il progetto.
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La sera in cui finimmo di registrare l’agognato secondo album intitolato Armonico, io e Chris Lisi, mio amico e produttore ormai da sempre, ci trovammo a parlare delle nostre canzoni davanti a uno o forse due bicchieri di buon vino rosso.
L’album, ci rendemmo conto, raccontava delle piccole storie: uno spaccato di tre anni, o giù di lì, della mia vita. Una vita comune, qualunque, forse un po’ incasinata, a volte colorata, ma pur sempre la vita di una persona normale. C’erano dodici piccole storie cantate, accennate perché rinchiuse in gabbie chiamate metrica, melodia, note, rime, ritornelli e durate imposte, che chiedevano di essere dette.
E proprio a quel pensiero, dopo l’ennesimo sorso di Barbera dei colli bolognesi, l’idea arrivò improvvisa. Dare una seconda chance alle canzoni! Utilizzarle come fonte d’ispirazione per creare un nuovo racconto.
Da quel giorno ho passato l’ultimo anno parlando di quest’idea ad alcuni amici scrittori e artisti, lasciando a ognuno di loro carta bianca e un brano del disco da utilizzare come colonna sonora.
Armonico. Dodici storie per dodici canzoni è il frutto di questo meraviglioso esperimento. L’abbiamo dedicato interamente alla mia Taranto, a mio padre e a tutti quelli che hanno perso la vita per colpa di un male provocato dalle industrie che da anni distribuiscono lavoro e cancro assicurato.
La buona musica non potrà rimediare ai danni che abbiamo causato e continuiamo a causare al nostro pianeta, le parole tanto meno. So però che quella musica e quelle parole i nostri figli le ascolteranno. Forse a qualcosa servirà.
Forse saranno loro a cambiare questo mondo.
Con immenso amore.
Luca Leoni
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